Cartongesso, storia e uso
Il cartongesso è un materiale da costruzione che consiste in una lastra di solfato di calcio biidratato (comunemente chiamato gesso, espressione che useremo in questo articolo) incollata fra due strati di cartone. Per la costruzione di pareti e controsoffitti si costruisce una intelaiatura fatta con profilati leggeri di metallo su cui si avvitano i pannelli di cartongesso appositamente tagliati e sagomati. Il successo nell’edilizia leggera del cartongesso si deve alla velocità di lavorazione, al suo prezzo contenuto rispetto ad altri materiali nonché alle sue ottime doti termoacustiche, ignifughe e idrorepellenti.
Il gesso è sempre stato un materiale usato nelle costruzioni. Si trovano tracce del suo uso in edilizia già in popolazioni antiche come i babilonesi, i caldei e gli egizi. Fu però verso la fine del XIX secolo che negli Stati Uniti si inizio a sviluppare la tecnica industriale per la produzione del cartongesso. Il successo fu praticamente immediato. Il cartongesso si adatta bene alle tecniche di costruzioni negli Stati Uniti dove le case hanno tradizionalmente una struttura in legno. Intorno alla Prima guerra mondiale il cartongesso fece la sua apparizione anche in Europa diffondendosi soprattutto nelle zone settentrionali dove le tecniche di costruzioni assomigliavano a quelli degli Stati Uniti. Gradualmente il suo uso si è diffuso in tutta Europa fino ad arrivare, intorno agli anni '60 del secolo scorso, anche nei paesi nell’area mediterranea.
Non esiste una misura standard per le lastre di cartongesso perché a seconda del tipo o dell’utilizzo la grandezza e lo spessore variano. Normalmente sono larghe 120 cm e lunghe da 2 metri fino a un massimo di 3,5 metri. Lo stesso dicasi anche per lo spessore: non c'è una misura standard. Normalmente si producono lastre fra i 10 e i 18 millimetri (tra i più comuni ci sono quelli da 13 mm) anche se esistono lastre speciali con spessore inferiore o maggiore.
Nel tempo lo sviluppo dei materiali e delle tecniche usate per la costruzione dei pannelli in cartongesso lo hanno reso un materiale estremamente versatile.
Questi sono alcuni dei tipi di pannelli che esistono:
- Lastre standard. I pannelli sono bianchi o di colore grigio chiaro e sono perfette sia e per ristrutturare che per costruire sul nuovo. Si usano per creare pareti divisorie, controsoffitti, velette, librerie e contro-pareti. Questo è il cartongesso più comune e diffuso.
- Cartongesso ignifugo. Per la sua realizzazione il nucleo di gesso viene mischiato con materiali come vermiculite, fibra di vetro, lana di roccia o perlite. Il risultato sono lastre offrono resistenza al calore e al fuoco.
- Cartongesso acustico. Come suggerisce la parola questo prodotto aumenta l'isolamento acustico della parete. Per la sua creazione al cartongesso possono essere abbinati granuli di gomma riciclata e riagglomerata, aggiunta una membrana di lattice di gomma centrifugata o strati di lana di vetro o di roccia. Nei casi in cui la necessità è di assorbimento acustico e non di isolamento acustico si possono usare speciali lastre perforate. Questi ultimi possono avere anche una componente decorativa.
- Cartongesso per la resistenza termica. Realizzati con materiali simili al cartongesso acustico questi pannelli garantiscono un buon isolamento termico. In generale con lo stesso pannello di cartongesso si può avere un buon isolamento sia acustico che termico.
- Cartongesso idrofugo e idrorepellente. Studiato per resistere all’umidità questo cartongesso viene usato in zone dove i tassi di umidità sono più alti come ad esempio il bagno, la cucina, la lavanderia o anche una piscina.
- Esistono altri tipi di cartongesso, come ad esempio il cartongesso curvo o flessibile, il cartongesso con protezione ai raggi X, il cartongesso ad alta densità e resistenza così come il cartongesso per esterno.
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